Progetto "Una salute a misura di donna" Regione Campania - Assessorato alla Sanità - coord. E. Reale
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I dossier realizzati
La salute occupazionale: le patologie lavoro- correlate
La violenza: un potente fattore di rischio per la salute delle donne
Opuscolo sulla prevenzione della depressione
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I dossier sono costituiti da lavori specifici su tematiche complesse della salute della donna. Essi partano dall’esigenza di guardare in modo diverso ai processi di malattia delle donne distaccandosi da quella che per anni è stata l’unica eziologia accreditata: l’eziologia biologico-riproduttiva. I progetti di sanità pubblica, che hanno come obiettivo la promozione della salute delle persone, quando si rivolgono alle donne le vedono solo come madri: per le donne e per i loro bisogni di salute sono stati sempre e solo prodotti progetti così detti "materno-infantile". Ciò detto vale come esempio concreto di come nella donna ogni suo problema di salute sia orientato, argomentato, spiegato solo mettendo al centro la condizione biologica della maternità: ovvero la sua attività riproduttiva: futura, attuale o passata. Finora la visione della centralità della funzione riproduttiva, per spiegare salute e malattia nella donna, ha messo fuori campo fatti importanti della vita quotidiana, che hanno invece un peso fondamentale per valutare i processi patologici e per organizzare una appropriata ed efficace prevenzione. La maternità ad esempio non è solo atto di procreazione, ma lavoro, lavoro di cura, che dura ben al di là del periodo della gravidanza e del post-partum. Nella società attuale questo lavoro di cura è ulteriormente prolungato per i problemi dell'inserimento lavorativo dei giovani. Ed ancora mentre le donne svolgono il lavoro di cura in famiglia, ne svolgono in molti casi anche un altro, quello produttivo per il mercato alla pari degli uomini. Ma com'è poi sul piano della qualità questo secondo lavoro svolto contemporaneamente all'altro? Certamente difficile da conciliare e da sostenere; sicuramente meno soddisfacente in termini di carriera e di riconoscimenti economici, se paragonato soprattutto a quello degli uomini, che "non tirano la carretta" del lavoro familiare e che hanno tutte le energie personali disponibili per il lavoro produttivo. Il lavoro delle donne sfugge alla valutazione medica, non è inserito infatti nella formazione dei processi morbosi. Mancano oggi strumenti tecnici adeguati per questa valutazione. Quali sono gli specifici meccanismi di stress che le donne con doppio lavoro subiscono, e qual'è lo specifico carico fisico e mentale di una donna nel lavoro di cura? Lo possiamo forse solo ipotizzare deducendolo per similitudine o differenza dalle analisi tecnico-scientifiche svolte sul lavoro maschile, ma non abbiamo dati certi che derivino dall'osservazione diretta di questo campo. Ma anche altri fattori stressanti, eventi frequenti della vita di una donna, come la violenza sessuale ed il maltrattamento in famiglia, non sono oggi incorporati nella valutazione diagnostica e nei programmi di prevenzione. Eppure l'Organizzazione Mondiale della sanità parla di cifre da capogiro quando indica i tipi e le percentuali di patologie che si possono correlare con abusi, molestie, violenze e maltrattamenti, e quando misura il peso che la violenza ha sul carico di disabilità femminile nel mondo.
Parlare di nuovi rischi per la salute significa allora dare voce e spazio all’analisi ed all’osservazione di questi fattori, lavoro e violenza, con un punto di vista di genere: vale a dire con uno sguardo complessivo su tutte le specificità della vita della donna, senza omologazioni alla realtà maschile ma senza pregiudiziali esclusioni dalla osservazione sociale e scientifica.
I nuovi rischi per la salute si riferiscono quindi : - alla realtà lavorativa della donna, uguale ma anche diversa da quella dell’uomo ed in particolare per due aspetti: per il minore potere che ha nel lavoro pubblico e per il peso aggiuntivo del lavoro domestico; - alla violenza che l’OMS ha individuato come il problema di salute più grave nel mondo.
Il primo dossier sulle patologie lavoro-correlate, è stato sviluppato da un sottogruppo del progetto “una salute a misura di donna”, e nasce anche dalla relazione, prevista dal progetto stesso, con l’Assessorato alle Pari Opportunità.
Il secondo dossier è frutto del lavoro svolto con un gruppo di medici della ASL Napoli 1 all’interno di un Corso di formazione continua in medicina (ECM). Il tema della violenza entra nel progetto di “una Salute a misura di donna” perchè costituisce sia un ostacolo, universalmente riconosciuto, alla realizzazione di uno stato di pieno benessere psico-fisico; sia un rilevante fattore di rischio per molte patologie (mentali, cardiovascolari, grastroenterologiche, ecc.). |