Direttore: E. Reale
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Consiglio Nazionale delle Ricerche Italiano Stress e vita quotidiana della donna: un’indagine sperimentale sui principali rischi di malattia
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OBIETTIVI, PRESUPPOSTI TEORICI, IPOTESI
1 INTRODUZIONE
Dalla rassegna degli studi sullo stress e su tre delle patologie connesse abbiamo ricavato le seguenti indicazioni:
- le donne non sono state sufficientemente inserite nel quadro di riferimento degli studi sullo stress;
- sono state operate scelte metodologiche insufficienti a rappresentare la complessità della condizione di vita della donna e ad indagare le cause dello stress femminile.
Le ragioni di questa insufficiente rappresentazione del mondo femminile negli studi sullo stress sono essenzialmente legate a tre fattori:
a. l'idea di sforzo, di fatica, di energia umana legata al concetto di lavoro tratto dal mondo della fisica: esso a sua volta contiene l'idea di:
- centralità del lavoro produttivo nelle analisi del lavoro umano;
- differenziazione tra lavoro produttivo per il mercato, ed il lavoro riproduttivo per la casa;
- considerazione del lavoro familiare come non lavoro;
b. la rappresentazione di due tipologie di personalità ben distinte: l'una attiva, aggressiva, competitiva (maschile); l'altra passiva, dipendente (femminile);
c. la differenziazione tra eventi gravi e meno gravi, tra eventi riguardanti la vita affettiva e la vita economico/lavorativa.
Questa separazione di fatto realizzatasi nel campo di indagine tra ciò che è legato al ruolo femminile e ciò che è legato al ruolo maschile, con una priorità dell'uno rispetto all'altro, ha comportato a nostro avviso la parzialità di molti studi, centrati sull'universo maschile, e molte delle incongruenze che notiamo nella valutazione ed analisi dei dati.
Pur partendo molte ricerche dalla necessità di differenziare i fattori di rischio per le diverse patologie, si è giunti spesso ad una sostanziale sovrapposizione dei risultati. Le ricerche svolte nei medesimi campi di patologia sono apparse contraddittorie e i risultati di gruppi di ricercatori non sempre hanno trovato conferma in altre ricerche. Gli elementi che dal nostro punto di vista vanno rivisti sono:
- la parzialità delle metodologie che non includono sufficientemente il soggetto donna;
- la scarsa capacità dei fattori (singoli o in relazione) di differenziare gruppi di soggetti con diversa patologia.
Valutiamo nello specifico i fattori di stress finora maggiormente indagati:
Gli eventi:
- gli eventi gravi di perdita affettiva sono alla base di tutte le patologie; solo nelle malattie coronariche e per quanto riguarda quelle senza esito letale, l'evento prevalente è a carattere lavorativo. Gli eventi quindi appaiono deboli fattori di differenziazione di rischi patologici.
Le tipologie comportamentali:
- la tipologia A, cardine delle malattie coronariche, è stata successivamente scomposta in tratti (rabbia, ostilità, competizione) per differenziare meglio tra i tipi A quelli a rischio di malattie coronariche o meno; tali tratti sono risultati comuni a soggetti portatori di diverse patologie (cfr.: parte prima, cap. 3). Il comportamento Tipo A è risultato così da un lato poco universale: rappresenta, infatti, la situazione di un soggetto inserito nel lavoro, escludendo così quelle donne che non hanno un ruolo produttivo; dall'altro lato non differenzia le tipologie di comportamento di soggetti appartenenti a diversi raggruppamenti diagnostici e con diversi eventi patologici. Si deve concludere che vi sia quindi una sovrapposizione di significato e costrutto tra personalità di tipo A e ruolo sociale produttivo, e che il comportamento Tipo A non costituisca una valida ipotesi per differenziare rischi di patologie diverse.
Gli stili di reazione:
- gli stili di reazione sembrano avere più caratteristiche generali, nel senso che possono differenziare i soggetti indipendentemente dalla loro appartenenza sociale e di genere. Tra questi un ruolo principale hanno, la repressione ed il controllo delle emozioni presenti sia nelle malattie cardiovascolari sia nelle patologie tumorali. Esse comunque non differenziano patologie diverse.
La depressione:
- è l'unica patologia che è stata considerata al tempo stesso effetto di una situazione di stress e fattore di rischio. Più decisamente per la patologia tumorale come concausa dell'abbassamento delle difese immunitarie dell'organismo; meno chiaramente per le malattie cardiovascolari dove si fa riferimento ad una situazione di helplessness (o assenza di speranza), ossia di vissuti depressivi senza rilevanza clinica (Pancheri, 1988).
Modelli multivariati:
- dalle critiche a modelli di ricerca che fanno riferimento ad un solo fattore di rischio si è giunti a prendere in considerazione modelli che fanno riferimento a più fattori di rischio. Nelle ricerche più recenti gli eventi di vita, gli stili di risposta e i tratti di personalità sono posti in connessione.
I tipi di indagine fin qui descritti portano ad una unica chiara differenziazione: quella tra patologie cardiovascolari con il riferimento alla vita lavorativa, e le altre patologie con riferimenti più ambigui e contraddittori. Pochi studi prendono in esame la condizione femminile ed in particolare il lavoro familiare.
2. IL NOSTRO PUNTO DI VISTA SULLA RICERCA
2.1 Obiettivi generali
La nostra ricerca si inserisce nel quadro attuale con l'obiettivo di centrare l'attenzione sugli stressors e sulle modalità di reazione agli stressors, che più frequentemente si correlano con la popolazione femminile. Essa punta a:
- valutare il peso che hanno le attività lavorative globalmente intese (lavoro familiare ed extra - familiare) nella formazione della risposta stress;
- dare valore nella risposta stress a fattori protettivi quali: relazioni, interessi, progetti;
- inserire la depressione psichica nel quadro delle più tipiche risposte stress ;
- individuare gli elementi di probabile differenziazione tra le varie risposte patologiche allo stress;
- valutare il peso della stima di sè nelle capacità di fronteggiamento dello stress nei vari tipi di risposta.
2.2 Presupposti teorici
Per la realizzazione di tali obiettivi, nella ricerca che presentiamo siamo partiti dai presupposti teorici che di seguito indichiamo.
- L'evento in sè non differenzia le risposte di stress: esso è solo l'occasione che innesca un cambiamento nella vita quotidiana.
- Il cambiamento centrale riguarda il lavoro globale ed in particolare quello familiare.
Nella vita quotidiana femminile il lavoro familiare è la chiave di accesso alla comprensione ed interpretazione di stress e disagio. Sono pertanto gli eventi maggiormente connessi con la sfera del lavoro familiare ad avere maggiore peso nel processo di cambiamento.
Il lavoro familiare, ricordiamo brevemente, ha peculiarità e specificità che da un lato ritroviamo nei lavori più bassi della scala sociale, e dall'altro specificità che nessun altro lavoro ha. Esso non dà luogo a riconoscimenti: non é riconosciuto come lavoro, non è riconosciuto come dono, bensì come dovere; non ha definizione di tempi e spazi, si espleta in ogni luogo e tempo; non prevede riposo, é incessante; sfugge al controllo personale: sono gli altri, cui esso è finalizzato, a giudicarne gli esiti ed a valutarne la bontà del processo.
Fare per altri come fare per sè.
Confusione tra ciò che spetta a me e ciò che spetta agli altri. |
f Lavoro familiare g = la cura degli altri l m
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Farsi carico (to care) di tutto: considerando stanchezza e noia come illegittime. |
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Solo gli altri sono giudici del mio operato: esso riguarda la soddisfazione dei loro bisogni. |
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Svalutare le proprie capacità. Restringere i propri spazi. Disconoscere le proprie competenze: sono d'intralcio nell'attendere alle esigenze altrui.
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- I tipi di personalità e le modalità di reazione caratterologiche non definiscono differenze significative tra i soggetti: sono le particolari interrelazioni tra la persona ed il suo contesto che definiscono le modalità di reazione e di risposta allo stress. Nella donna viene privilegiata la modalità del farsi carico ad ogni costo, e viene penalizzata la modalità dell'evitamento e della sottrazione.
- La repressione delle emozioni ed in particolare della rabbia é un' altra tipica reazione che troviamo frequentemente tra le donne: essa è correlata con il tipo di lavoro che la donna svolge - quello della cura - il cui imperativo categorico é: farsi carico sempre, "to cope" ad ogni costo, e "non prendersela con gli altri".
- Nelle modalità di risposta allo stress va inserita la valutazione di sè e delle proprie capacità: vale a dire il peso che hanno l'autostima e l'eterostima. Se é vero che le donne in confronto agli uomini tendono a valutarsi meno e a lavorare di più per raggiungere riconoscimenti sociali, esse comunque mostrano differenze all'interno del loro gruppo: la stima di sè si connette in modo diverso con le varie patologie.
- La depressione non é un fattore di stress che si somma ad altri fattori: essa costituisce una delle possibili risposte di stress ed è la più tipica risposta nelle donne, ma non la sola. Essa si caratterizza nella letteratura per la più alta associazione con la bassa stima di sè.
- Il modello multivariato é quello che senz'altro può meglio rappresentare, con le sue varie facce, la serie di eventi interconnessi che danno luogo ad una risposta patologica di stress. In questo modello vanno inseriti però gli elementi di base che costituiscono il percorso della risposta di stress attraverso il quotidiano femminile.
3. L'IMPOSTAZIONE DELLA RICERCA: OBIETTIVI SPECIFICI, ALLESTIMENTO DEL CAMPO, IPOTESI E FASI OPERATIVE
L'organizzazione del campo della ricerca, che discende dai presupposti teorici appena definiti, accoglie elementi del campo già esistenti collegandoli in modo nuovo e soprattutto più coerente rispetto alla condizione femminile che si vuole indagare. L'impostazione da noi data alla ricerca:
1. pone la centralità del lavoro inteso in modo globale come elemento base per decifrare lo stress in ogni ambito di patologia;
2. inserisce il lavoro familiare nell'analisi del lavoro umano utilizzando come parametri per valutare lo stress: il sovraccarico materiale e psicologico, la bassa soddisfazione, l'aumento delle responsabilità, la scarsa possibilità di controllo;
3. analizza altri fattori della vita quotidiana in relazione con il cambiamento di carico di lavoro, considerandoli bagaglio di risorse (fattori di protezione) della persona: i supporti sociali, la rete relazionale, gli interessi personali, i progetti;
4. misura, in rapporto ai cambiamenti, l'evoluzione della immagine di sè (prodotta da sè o dagli altri) in termini di variazioni della stima e dei giudizi positivi, per inferire le capacità di resistenza allo stress;
5. analizza il campo della percezione della stanchezza come correlato del livello di fatica fisica e mentale espressa nello sforzo per fronteggiare il cambiamento di carico.
3.1 Dal percorso di formazione della risposta di stress al modello multivariato: i fattori psico-sociali nella nostra ricerca
EVENTO/CAMBIAMENTO
Gli eventi di vita non hanno peso in sè: essi costituiscono l'occasione perchè si inneschino modifiche nella vita quotidiana che danno luogo ad un processo di adattamento alla nuova situazione. Essi da soli non possono differenziare in modo significativo le risposte di stress.
RISPOSTA/ASSUNZIONE RICHIESTA
La richiesta, implicita o esplicita, che deriva dall'evento, viene assunta ed inserita nel contesto delle proprie competenze e risorse e determina una risposta di fronteggiamento.
MODIFICA DEL CARICO DI LAVORO (aumento/riduzione)
Il carico di lavoro, globalmente inteso, viene modificato; in generale è il lavoro familiare, il lavoro di cura a sopportare dilatazioni ed ampliamenti.
MODIFICA DELLE RISORSE (depauperamento)
Le risorse personali possono già essere assenti o minime, o possono ridursi in relazione alla necessità di fronteggiare la nuova richiesta; al contrario, possono essere mantenute e costituire un fattore di protezione, rispetto ad alcune patologie.
NON PERCEZIONE DEL LIMITE
La percezione di sè, la stima di sè e degli altri, la sottostima o la sovrastima, possono occultare e nascondere la comprensione del limite delle proprie capacità di resistenza.
ESITO SFAVOREVOLE (break-down)
Il percorso della risposta di fronteggiamento (assunzione del carico di lavoro in risposta a un evento della vita quotidiana) viene fermato dall'evento malattia.
Il nostro modello di ricerca risponde alla esigenza di connettere la situazione di stress ad un insieme di fattori tra loro interrelati. Questi, si è già detto, costituiscono progressive tappe di un percorso di formazione di una condizione di sovraccarico percepito soggettivamente come non eludibile.
Esso si presenta come un modello multivariato che riunisce in sè i potenziali fattori psico-sociali di stress, i cui aspetti da indagare sono compresi nelle seguenti aree:
1° area un cambiamento nell'area dell'organizzazione e del carico di lavoro con la conseguente analisi di merito;
2° area un cambiamento in riduzione - o la mancanza - delle risorse personali (interessi, progetti, rete relazionale);
3° area un cambiamento nella percezione di sè e nella percezione altrui di sè;
4° area un cambiamento nell'area della salute psico-fisica.
3.2 Obiettivi specifici della ricerca
Messa a punto e validazione di sette fattori della vita quotidiana per la rilevazione di condizioni generali di stress nelle donne, caratterizzate da: sovraccarico di lavoro materiale e psicologico, definizione di bassi livelli di autostima e di eterostima, carenza di supporti e rete relazionali, scarsità di risorse personali ed esterne.
Utilizzazione dei fattori in una serie di confronti pianificati:
- confronto tra donne con patologia e donne senza patologia.
- confronto tra gruppi di donne con diversa patologia: in particolare, confronto tra donne depresse e donne con altra patologia; analisi delle differenze.
- confronto tra gruppi di donne con patologie contigue, della medesima area, ma di intensità diversa (gravi e lievi): analisi delle differenze.
3.3 L'allestimento del campo di ricerca
Per misurare la validità dei fattori, ovvero la loro capacità di misurare differenze, essi dovevano essere applicati a gruppi di soggetti diversi di cui si ipotizzava una differenza di condotta, di eventi di vita, di risposte.
L'ipotesi della ricerca prevedeva a questo riguardo che i fattori costituissero strumenti di rilevazione delle differenze tra risposte di stress con esito positivo (senza patologia) e risposte di stress negative (con esito patologico).
Le patologie scelte inizialmente sono state: depressione psichica, carcinoma mammario e ipertensione arteriosa.
Successivamente si è proceduto ad inserire un altro criterio: all'interno di ciascun gruppo patologico si è pensato di differenziare i soggetti in modo da avere un sottogruppo con patologia più grave e un sottogruppo con una patologia di minore gravità appartenente alla medesima area.
Questa variabilità dei soggetti rispetto alle patologie doveva consentire una migliore verifica della sensibilità dei fattori e della loro capacità di differenziare non solo patologie diverse ma anche intensità diverse di patologie omogenee.
3.4 L' ipotesi della ricerca e le sue fasi operative
L'ipotesi generale della presente ricerca può essere così enunciata:
Se alcuni individui vivono in specifiche condizioni di stress psico-sociale, essi hanno un rischio più alto di incorrere in un evento patologico rispetto a chi non vive le medesime condizioni.
Tale ipotesi generale di ricerca è stata disarticolata in modo da giungere ad una serie di definizioni operative utili alla dimostrazione della ipotesi di partenza.
Le specifiche condizioni di stress nella popolazione femminile sono state individuate e "raccontate" da fattori organizzati intorno a più indicatori.
I fattori sono stati "misurati" in gruppi di donne portatrici di specifiche patologie e in donne che non presentavano alcuna rilevante patologia in atto .
Nell'impianto della ricerca i fattori hanno costituito le variabili dipendenti; le patologie , le variabili indipendenti.
Il campione è stato suddiviso in gruppi patologici (gruppi sperimentali) e gruppo sano (gruppo di controllo).
I raggruppamenti di donne con patologie e senza patologie sono stati composti secondo criteri omogenei rispetto ad età, livello culturale e stato civile.
La raccolta ed elaborazione dei dati è consistita nel quantificare la presenza/assenza dei fattori (variabile dipendente) all'interno dei gruppi campione (gruppi patologici- sperimentali e gruppi sani - controllo).
3.5 Le ipotesi che andiamo a verificare nei risultati
Ipotesi I I fattori indicatori di condizioni di stress nella vita quotidiana sono presenti in maniera significativa nei gruppi sperimentali - patologici; esiste cioé una differenza significativa tra gruppi patologici (tanto gravi quanto lievi) e gruppo controllo.
Ipotesi II I gruppi patologici mostrano differenze significative al proprio interno: vale a dire che i soggetti appartenenti ai vari raggruppamenti patologici e diagnostici mostrano diverse condizioni di stress nella vita quotidiana (differenza nella presenza ed intensità dei fattori).
Ipotesi III I fattori indicatori di condizioni di stress sono presenti con più elevata frequenza nel gruppo di donne con una patologia più grave, rispetto al gruppo di donne con una patologia più lieve, cioé: i gruppi con patologia più grave mostrano differenze significative rispetto ai gruppi con patologia più lieve.
Ipotesi IV Confrontando tra di loro i gruppi a patologia grave e quelli a patologia lieve di una stessa area di patologia (area omogenea), si riscontrano differenze di minore entità di quelle che emergono invece confrontando tra di loro gruppi a patologia eterogenea. Ciò vuol dire che patologie omogenee ma di diversa intensità (grave o lieve) hanno condizioni simili di stress all'interno della vita quotidiana.
LA METODOLOGIA
1 SOGGETTI
E' stato esaminato un campione di 160 donne, di cui 120 portatrici di specifiche patologie (gruppo sperimentale), e 40 senza alcuna patologia evidente (gruppo di controllo).
Le 120 donne del gruppo sperimentale erano suddivise in due gruppi:
1° gruppo
- 60 donne con patologia conclamata, differenziate in tre sottogruppi, ciascuno di 20 donne, con diversa patologia:
• carcinoma mammario;
• depressione psichica;
• ipertensione arteriosa da moderata a severa.
2 ° gruppo
- 60 donne con patologia lieve , differenziate in tre sottogruppi, ciascuno di 20 donne, corrispondenti a disturbi di minore entità appartenenti alle stesse aree patologiche dei sottogruppi precedenti:
• iperplasia mammaria;
• disturbi funzionali su base ansiosa;
• ipertensione arteriosa lieve.
Costituiscono il gruppo di controllo 40 donne senza patologie evidenti, pre-selezionate con una scheda clinica funzionale all'esclusione della presenza delle patologie oggetto della ricerca o di altre malattie significative.
Il campione è stato selezionato sulla base dei criteri descritti di seguito.
2.1 Luoghi
Sono stati così individuati i luoghi del campionamento per ciascuna patologia:
- per il carcinoma mammario e l'iperplasia é stato individuato l'Istituto per la Cura dei Tumori "Fondazione Pascale" di Napoli;
- per la depressione e i disturbi funzionali sostenuti da ansia é stato scelto il Servizio Territoriale di Salute Mentale della ASL Napoli 1 - Distretto 46;
- per l'ipertensione lieve e grave il Centro Ospedaliero per la Cura dell'Ipertensione presso l'Ospedale Monaldi di Napoli.
Il gruppo di controllo formato da 40 donne é stato selezionato in diversi luoghi ed istituzioni:
- le lavoratrici, presso le Aziende ospedaliere, scuole, sindacato;
- le casalinghe, presso i consultori familiari, l'associazione casalinghe, la platea scolastica.
2.2 Condizioni socio - culturali dei gruppi sperimentali e di controllo
I criteri per la selezione delle caratteristiche socio - culturali (livello di istruzione, stato civile, presenza di figli, condizione lavorativa) del campione dei gruppi sperimentali sono stati definiti in base alle caratteristiche prevalenti dell'utenza afferente ai servizi presso cui le donne sono state reclutate. Per quanto riguarda l'età abbiamo comunque ritenuto opportuno, per escludere l'intervento di altre variabili, attenerci ad una fascia di età compresa tra i 25 ed i 55 anni.
Per la selezione del gruppo di controllo (40 donne) si sono adottati gli stessi criteri dei gruppi patologici: la condizione socio - culturale, lavorativa, lo stato civile e le età prevalenti corrispondono a quelle dei gruppi sperimentali.
Tutte le caratteristiche del campione saranno riportate in dettaglio nella descrizione dei risultati.
2.3 La scheda clinica
A. La scheda per i gruppi patologici
La selezione dei soggetti con patologie è stata effettuata utilizzando una scheda clinica appositamente costruita.
In particolare nella scheda è compresa una sezione sui fattori di rischio che più frequentemente si correlano con la patologia specifica, una sezione relativa all'esordio della patologia ed alla sua prima diagnosi medico - specialistica, una sezione sulle patologie che più frequentemente si correlano alla patologia in esame, una relativa ad altre patologie in atto o pregresse, ed una relativa all'ereditarietà.
Per quanto riguarda i dati clinici, criterio negativo per la selezione era costituito da: una data di inizio del disturbo anteriore a sei mesi; una diagnosi difforme da quella prescelta come oggetto d'indagine (ad esempio forma e tipo del carcinoma mammario diversi dallo stadio T1), patologie intercorrenti di rilievo (ad esempio: diabete mellito, ecc.), situazioni fisiche particolari, quali ad esempio una gravidanza in atto (in particolare per l'ipertensione e la depressione), patologie pregresse (ad esempio: isterectomia, ecc.), patologie familiari in anamnesi, connesse con un rischio elevato di sviluppo della patologia in esame; presenza di una delle altre patologie prese in esame nel campo di ricerca.
B. La scheda per il gruppo di controllo
Per quanto riguarda lo stato di salute del gruppo di controllo si é proceduto con una pre-selezione effettuata con una scheda sanitaria che indagava i seguenti ambiti:
- patologie in atto o pregresse;
- altri disturbi rilevanti di qualsiasi genere;
- ricorso abituale o non abituale a farmaci;
- ricorso abituale o non abituale a medici specialistici;
- notizie specifiche sulle sei patologie (gravi e lievi) scelte per la formazione del campione sperimentale.
2.4 Condizioni di morbosità
Per ciascuna area di patologia (carcinoma mammario, depressione psichica medio - grave, ipertensione moderata - severa, iperplasia mammaria, disturbi funzionali su base ansiosa, ipertensione lieve) si é presa in considerazione la fase di esordio del disturbo, che rappresenta, dal nostro punto di vista, la "zona temporale" più prossima alle condizioni di stress della vita quotidiana.
Per ciascuna patologia si sono prese in considerazione solo le donne che hanno avuto l'esordio della malattia entro gli ultimi sei mesi precedenti la somministrazione del questionario.
A. Gruppi con patologie gravi:
Per il carcinoma mammario si sono prese in considerazione solo le forme iniziali definite come T1, senza mutilazione totale della mammella come reliquato del relativo intervento chirurgico.
Per la depressione psichica medio-grave si sono prese in considerazione le donne che hanno avuto negli ultimi sei mesi una diagnosi di: episodio depressivo maggiore o turbe distimiche dell'umore. Non sono state prese in considerazione le forme affettive bipolari che per essere diagnosticate hanno bisogno di un tempo più lungo relativamente al primo esordio.
Per l'ipertensione arteriosa si é presa in considerazione la forma moderata-severa con valore diastolico al di sopra di 105 millibar.
B. Gruppi con patologie lievi:
Tali gruppi sono stati formati con soggetti portatori di disturbi più lievi appartenenti alle tre aree patologiche dei gruppi indicati in A.
In rapporto alla depressione é stato formato un campione di donne con diagnosi di disturbi funzionali sostenuti da ansia.
In rapporto alla patologia tumorale della mammella é stato costituito in secondo gruppo di donne affette da iperplasia mammaria epiteliale atipica.
In rapporto alla ipertensione arteriosa moderata - severa é stato costituito un secondo gruppo di donne con ipertensione arteriosa lieve (valori della pressione diastolica compresi tra 95-105 millibar), con ipertensione labile, o con episodi ipertensivi transitori.
3. IL MATERIALE
3.1 Il questionario
Il questionario (protocollo di rilevazione dei fattori di rischio nella vita quotidiana femminile) é stato costruito per valutare e misurare la presenza e il grado di intensità di determinati fattori all'interno della vita quotidiana.
Nella loro articolazione dinamica i fattori rappresentano il percorso della risposta di stress: la situazione/stimolo, ovvero l'evento/cambiamento; la ricognizione delle risorse disponibili, o situazione di fronteggiamento dello stimolo; l'esaurimento delle risorse, o situazione limite di break-down psicofisico .
Il questionario é articolato in sette sezioni, ciascuna corrispondente all'analisi di un fattore; due sezioni sono ripetute rispettivamente: a. per il lavoro: familiare ed extrafamiliare; b. per il giudizio di valore: familiare ed extrafamiliare.
Ogni sezione si suddivide in tre sottosezioni corrispondenti alle aree di indagine che abbiamo definito come quantità, qualità e giudizio e che saranno descritte in seguito.
Ciascuna sottosezione si articola in domande di numero variabile corrispondenti agli indicatori prescelti per rappresentare il fattore in quella area di indagine (di quantità, qualità o giudizio).
Le domande del questionario sono di vario tipo: aperte, a scelta multipla, di tipo Likert, dicotomiche. Non tutte le risposte sono state considerate nelle successive analisi statistiche, ma soltanto quelle che costituiscono elementi di valutazione del peso della situazione di stress. Le altre saranno utilizzate solo nell'analisi descrittiva
Il questionario é stato poi sintetizzato, ai fini della elaborazione dei dati, in griglie rappresentative degli indicatori (elementi costitutivi dei fattori in esame). Le griglie (vedi appendice) schematizzano il questionario nei suoi elementi base e forniscono una guida per la lettura e valutazione dei dati in termini dicotomici (presenza o assenza della situazione di stress).
Il passaggio dal questionario alla griglia é stato determinato dalla necessità di ottenere una prima elaborazione e valutazione del dato (la risposta grezza) in termini alternativi di presenza o meno della situazione di stress. Si é così passati dal modello misto ad un modello dicotomico SI/NO.
3.2 I fattori
I fattori, rappresentativi di specifiche condizioni e aree della vita quotidiana nonché di atteggiamenti, percezioni e giudizi, sono stati individuati per la prima volta e tra loro correlati all'interno della ricerca clinica sul disagio psichico femminile, precedentemente descritta.
Essi, in numero di sette, sono i seguenti:
Fattore 1° Carico di lavoro: familiare ed extrafamiliare
Fattore 2° Attività ed interessi personali
Fattore 3° Rete relazionale
Fattore 4° Progetto personale
Fattore 5° Percezione soggettiva di valore
Fattore 6° Giudizio altrui di valore: familiare ed extrafamiliare
Fattore 7° Stanchezza e disturbi psico-fisici
Questi fattori nell'ambito della ricerca si articolano intorno ai tre elementi costitutivi della risposta di stress.
- Il fattore compreso nella situazione/ stimolo é:
il cambiamento del carico di lavoro familiare ed extrafamiliare connesso con un evento della vita quotidiana.
- I fattori rappresentanti le risorse sono:
gli spazi ed interessi personali, il progetto personale, le relazioni esterne.
- I fattori collegati alla fase dell'esaurimento sono:
la rappresentazione dei limiti e delle capacità personali con la percezione della stima di sé e degli altri, la percezione di stanchezza.
3.3 Le aree
Ogni fattore è a sua volta suddiviso in tre aree che indagano caratteristiche diverse e di specifico interesse per un'analisi approfondita del come la donna ha vissuto determinati eventi e situazioni in ogni ambito della propria vita quotidiana; queste aree sono definite in base a quantità, qualità e giudizio.
In particolare:
la QUANTITA'
- definisce la rappresentazione soggettiva degli aspetti quantitativi di un fattore con i suoi cambiamenti. Essa si riferisce al carico, al peso (il quantum ) del fattore e alla consistenza delle risorse sia personali che esterne.
La QUALITA'
- definisce il fattore in base alla rappresentazione soggettiva delle sue caratteristiche qualitative: il grado di soddisfazione, l'autonomia, la motivazione, il livello di socializzazione.
Il GIUDIZIO
- definisce il fattore relativamente a vissuti e valutazioni soggettive di: adeguatezza, pertinenza, responsabilità, percezioni di ostacoli e/o appoggi esterni, percezione di colpa.
3.4 Gli indicatori
Gli indicatori hanno costituito l'impalcatura per la costruzione del questionario: nell'insieme rappresentano i singoli elementi che nella vita quotidiana della donna abbiamo individuato come indici costitutivi della risposta di stress.
Essi sono riportati in appendice nella griglia per le raccolta dati, segnalando la caratteristica presenza/assenza (SI/NO) a cui nella ricerca é stato dato un valore di stress.
Gli indicatori definiscono gli elementi concreti di cui si compone ciascun fattore, e sono articolati all'interno delle tre aree: quantità, qualità e giudizio, strutturandone e precisandone le caratteristiche e specificità.
3.5 I punteggi
Nel modello di ricerca é stato attribuito il punteggio 1 alla caratteristica dell'indicatore collegata alla presenza di stress. E' stato invece assegnato il punteggio 0 (zero) in caso di assenza di stress. La selezione di un aspetto rispetto ad un altro é avvenuta sulla base di una ipotesi del collegamento forte di quell'aspetto con una situazione di stress, ovvero di sovraccarico materiale, qualitativo, emotivo - percettivo.
Per ogni area (quantità, qualità, giudizio) é stato calcolato il numero di risposte con punteggio 1; la somma dei punteggi é stata divisa per il punteggio massimo previsto nella specifica area. Il punteggio ottenuto corrisponde quindi alla percentuale di risposte che indicano la presenza di stress.
Per tutti i fattori, nell'area quantità, si é considerato come indicatore di stress il cambiamento, privo della connotazione positiva o negativa (crescita - riduzione). L'attributo della caratteristica del cambiamento (+/-) é stato preso in considerazione solo nell'analisi descrittiva.
Esempio: il carico di lavoro é stato assunto con il punteggio massimo sia nel caso in cui si fosse verificata una riduzione, sia nel caso di un aumento; infatti non si é voluta escludere a priori la possibilità di valutare il sottocarico di lavoro come foriero di una condizione di stress. Altro esempio vale per la quantità del fattore 5: la percezione soggettiva del valore di sé. In questo caso sono considerate come cambiamento della stima di sé sia la riduzione che la crescita, per valutare anche quanto un aumento di auto-stima potesse influire nella identificazione specifica di una situazione di stress.
Per altri fattori, oltre al cambiamento é stato valutato come punteggio indicante stress anche l'assenza: là dove il fattore aveva un valore di risorsa e di protezione (interessi, progetti e rete relazionale).
Per i fattori F2, F3, F4, è stata valutata, nell'analisi statistica, solo la QUANTITA' dato che un numero considerevole di soggetti ha segnalato un'assenza o un azzeramento di rete relazionale, interessi e progetti, risultando di conseguenza non responders nelle altre due aree (qualità, giudizio).
4 LA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO
La somministrazione del questionario é avvenuta a piccoli gruppi (da due a quattro donne) o singolarmente. Ciò é stato determinato, di volta in volta, dalla concreta disponibilità degli spazi istituzionali e dalla difficoltà di far coincidere i tempi delle donne del nostro campione.
Nelle istituzioni sanitarie, gli appuntamenti con le donne, da inserire nel campione della ricerca, sono stati presi dai sanitari responsabili dei Servizi. Nessuna delle donne selezionate, con le quali é stato preso un primo contatto, ha rifiutato di partecipare.
Le donne sono state informate degli scopi della ricerca sia attraverso un breve scritto di presentazione, sia verbalmente nel rapporto diretto con le ricercatrici.
I questionari sono stati somministrati nelle strutture sanitarie alle donne da inserire nei campioni patologici, e presso le strutture di riferimento lavorative o presso il consultorio di zona per le donne del gruppo di controllo.
La lettura del questionario é stata individuale ed é stata supportata da una ricercatrice (psicologa) con il compito di offrire spiegazioni là dove vi fossero difficoltà interpretative. Le consegne sono state affidate a due brevi pagine di istruzioni, che venivano lette dalla ricercatrice e poi date comunque alla donna.
Si é registrato ovviamente un maggior numero di interventi di spiegazione per le donne con una condizione scolastica medio - inferiore: per queste anche i tempi di somministrazione si sono prolungati. I tempi sono stati compresi tra una e tre ore.
RISULTATI: ELABORAZIONI STATISTICHE DEI DATI
1 COSTITUZIONE DI UN 8° GRUPPO NEL CAMPIONE
L'analisi dei dati del gruppo controllo ha posto in luce, in un 50% dei soggetti (20 su 40), l'esistenza di condizioni psico-fisiche di malessere (Fattore 7 positivo), nonostante il campione fosse stato selezionato con una specifica scheda di indagine clinica mirata ad escludere condizioni di patologia in atto o pregresse.
Sulla base di questa distribuzione del gruppo di controllo al 50% definibile come non cases e per un altro 50% definibile come probabili cases, si é costituito un ottavo gruppo non inizialmente previsto.
Tale gruppo é stato definito come gruppo a rischio con la sigla "GRR".
2. RILEVAZIONE DELLE CARATTERISTICHE SOCIO- ANAGRAFICHE DEL CAMPIONE ESAMINATO
Vengono di seguito descritte le caratteristiche socio-anagrafiche degli 8 gruppi di donne che costituiscono il campione finale su cui sono state condotte le successive analisi dei dati.
La legenda riporta la denominazione utilizzata per ogni gruppo.
Legenda
T1: carcinoma mammario DEP: depressione psichica IPT: ipertensione arteriosa mod /severa GRR: gruppo a rischio |
IPP: iperplasia epiteliale atipica DPS: disturbi funzionali da ansia IPL: ipertensione arteriosa lieve CONTR: gruppo controllo |
2.1 Età'
L'età prevalente del campione é compresa nella fascia 35-44. La percentuale dei soggetti dei gruppi patologici (gravi e lievi) presente nella fascia 25-34 corrisponde al 22%; nella fascia 35-44 vi é il 47% dei soggetti, nella fascia 45-54 il 31%. Le età dei soggetti del gruppo controllo sono omogenee a quelle dei campioni patologici: nella 1° fascia vi é il 25% di soggetti, nella 2° il 45%, nella 3° il 30%.
2.2 Livello di istruzione
La condizione scolastica prevalente é quella media-inferiore che raccoglie il 53% di soggetti patologici, la condizione soclatica media-superiore raccoglie il 47% di soggetti. le percentuali del gruppo controllo e del gruppo a rischio sono similari: il 50% di soggetti con livello medio-inferiore ed il 50% di soggrtti con livello medio-superiore.
2.3 Stato civile
I gruppi campione sono composti da donne all'84% coniugate, al 7% nubili e al 9% separate e vedove. Il gruppo controllo é composto all'85% da coniugate, al 5% da nubili e al 10% da separate e vedove.
2.4 Presenza di figli
In rapporto alla presenza di figli minori e maggiori di 14 anni, troviamo la seguente composizine dei campioni: i soggetti dei gruppi patologici hanno al 52,5% figli minori di 14 anni, e al 50% anche figli maggiori di 14 anni.
2.5 Condizione lavorativa
La condizione lavorativa in casa e fuori casa prevede la seguente composizione dei soggetti: nei gruppi patologici abbiamo il 55% di casalinghe e il 45% di donne che lavorano anche fuori casa.
Il gruppo senza patologia ha il 45% di casalinghe ed il 55% di lavoratrici; il gruppo a rischio il 50% di casalinghe e lavoratrici.
3. CONFRONTI TRA GRUPPI DI DONNE CON PATOLOGIE DIVERSE E SENZA PATOLOGIA
3.1. Variabili
Gli 8 gruppi descritti sono stati tra loro confrontati mediante una serie di Analisi della Varianza Univariate (ANOVA) e Multivariate (MANOVA), considerando le variabili descritte di seguito.
1.1 Patologia (variabile indipendente tra i soggetti)
La patologia (grave o lieve), contraddistingue i sei gruppi sperimentali, mentre l'assenza di patologia definisce i due gruppi di controllo. La variabile Patologia comprende quindi 8 livelli, rappresentati dai gruppi descritti di seguito:
PATOLOGIE GRAVI
1. T1: carcinoma mammario in forma iniziale del tipo T1;
2. DEP: depressione psichica medio/grave;
3. IPT: ipertensione arteriosa moderata/severa con valore diastolico da 105 millibar in su;
PATOLOGIE LIEVI
4. IPP: iperplasia epiteliale atipica;
5. DPS: disturbi funzionali sostenuti da ansia;
6. IPL: ipertensione arteriosa lieve con valore diastolico compreso tra 90 e 105 millibar;
SENZA PATOLOGIA
7. GRR: gruppo a rischio;
8. CONTR: gruppo di controllo.
1.2 Condizione lavorativa (variabile indipendente tra i soggetti)
Si tratta di una variabile a due livelli (Lavoratrici/Casalinghe) che consente di discriminare tra le donne che svolgono una attività lavorativa extrafamiliare (presenti al 50% circa in ogni gruppo) e quelle che non svolgono tale attività.
1.3 Fattori (variabili dipendenti entro i soggetti)
I fattori corrispondono alle sezioni del Questionario. Vengono descritti di seguito con la denominazione utilizzata nelle analisi:
1° Fattore F1 - Carico di lavoro
F1A lavoro familiare
F1B lavoro extrafamiliare
2° fattore F2 - Attività ed interessi personali
3° Fattore F3 - Rete relazionale
4° Fattore F4 - Progetto personale
5° Fattore F5 - Percezione soggettiva di valore
6° Fattore F6 - Giudizio altrui di valore
F6A giudizio familiare
F6B giudizio extrafamiliare
7° Fattore F7 - Stanchezza ed altri disturbi
1.4 Quantità, qualità, giudizio
Si tratta delle tre Aree specifiche esaminate nell'ambito del questionario, per ognuno dei Fattori considerati. Poichè le tre aree valutano aspetti diversi del Fattore, ed anche in considerazione dell'elevato numero di variabili implicate, esse sono state elaborate in analisi separate.
3.2 Disegno sperimentale
Nelle analisi della varianza multivariate (MANOVA) le Patologie (8 gruppi) e la Condizione Lavorativa (Lavoratrici/Casalinghe) rappresentano le variabili indipendenti mentre i diversi Fattori costituiscono le variabili dipendenti. Si tratta quindi di un disegno fattoriale multivariato "8x2", tra i soggetti.
Ogni volta che l'effetto della variabile Patologia è risultato significativo, esso è stato valutato separatamente su ogni singolo Fattore mediante analisi della varianza univariate (ANOVA).
Il Fattore F1B (Lavoro extrafamiliare), essendo riferito solo alle donne che svolgevano una attività lavorativa esterna, è stato esaminato a parte, in analisi della varianza univariate (ANOVA) ad una via.
La variabile Quantità è stata analizzata per tutti i Fattori, mentre dall'analisi della Qualità e del Giudizio sono stati esclusi i Fattori F2 F3 F4 F6B, a causa di un elevato numero di soggetti non responders.
Le analisi effettuate sono in tutto sei:
1. analisi multivariata della Quantità per i Fattori F1A, F2, F3, F4, F5, F6A, F6B, F7;
2. analisi univariata della Quantità per il Fattore F1B;
3. analisi multivariata della Qualità per i Fattori F1A, F5, F6A, F7;
4. analisi univariata della Qualità per il Fattore F1B;
5. analisi multivariata del Giudizio per i Fattori F1A, F5, F6A, F7;
6. analisi univariata del Giudizio per il Fattore F1B.
3.3 Confronti pianificati
Per tutti gli effetti significativi in cui era coinvolta la variabile "Patologia", i punteggi medi dei diversi gruppi sulle variabili dipendenti sono stati paragonati mediante i seguenti confronti pianificati:
A. ogni gruppo col gruppo di controllo (confronto uno a uno: patologia - controllo)
a. T1 <-> CONTR
b. DEP <-> CONTR
c. IPT <-> CONTR
d. IPP <-> CONTR
e. DPS <-> CONTR
f. IPL <-> CONTR
g. GRR <-> CONTR
B. ogni gruppo a patologia grave col gruppo corrispondente a patologia lieve (confronto a coppie corrispondenti: patologia grave e patologia lieve corrispondente)
a. T1 <-> IPP
b. DEP <-> DPS
c. IPT <-> IPL
C. tutti i gruppi con patologia grave e tutti i gruppi con patologia lieve (confronto esterno a tre: patologie gravi contro patologie lievi)
T1+DEP+IPT <-> IPP+DPS+IPL
D. gruppi a patologia grave e lieve separatamente (confronto interno patologie gravi e lievi separate)
a. T1 + IPT <-> DEP patologie
b. T1 <-> IPT gravi
c. IPP + IPL <-> DPS patologie
d. IPP <-> IPL lievi
Dato l'elevato numero di analisi e confronti previsti, allo scopo di ridurre la probabilità di errore di primo tipo, si è scelto un livello di significatività pari a 0.01.
4. ANALISI STATISTICHE
4.1. Analisi 1 - QUANTITA'
1.1 Analisi generale
Effetti principali ed eventuali interazioni della Manova: abbiamo considerato come variabili indipendenti la "Patologia" e la condizione lavorativa (Condlav) e come variabili dipendenti i Fattori Quantità relativi al Lavoro Familiare (F1A QUANT), agli Interessi Personali (F2 QUANT), alla Rete Relazionale (F3 QUANT), ai Progetti Personali (F4 QUANT), alla Percezione Soggettiva (F5 QUANT), al Giudizio Familiare (F6A QUANT), al Giudizio Altrui (F6B QUANT), alla Stanchezza e altri Disturbi (F7 QT)
L'analisi complessiva di tali dati ha evidenziato l'effetto principale significativo sia della V.I. "Patologia" (Rao's = 4,67; p < 0,0000001) che della V.I. "Condlav" (Rao's = 5,55; p < 0,00001) mentre l'interazione tra le due V.I. è risultata non significativa.
Si è proceduto nei confronti pianificati tra i gruppi senza tener presente la V.I. "Condlav".
a.Effetto principale della V.I. "Condlav"
Nella seguente tabella sono riportate le medie di Lavoratrici e Casalinghe nei diversi Fattori - Quantità:
+--------------------+------------------------------------------------------+
|STATISTICA | Means |
|GENERAL | |
|MANOVA | |
| +----------+----------+----------+----------+----------+
| | | | | | |
| GRUPPI CONDLAV | F1AQUANT | F2QUANT | F3QUANT | F4QUANT | F5QUANT |
+--------------------+----------+----------+----------+----------+----------+
| •••• SI | 47.63832 | 67.10272 | 42.04365 | 55.26784 | 49.92109 |
| •••• NO | 57.28784 | 68.16506 | 46.82328 | 69.67648 | 37.04633 |
+--------------------+----------+----------+----------+----------+----------+
+--------------------+--------------------------------+
|STATISTICA | Means |
|GENERAL | |
|MANOVA | |
| +----------+----------+----------+
| | | | |
| GRUPPI CONDLAV | F6AQUANT | F6BQUANT | F7QUANT |
+--------------------+----------+----------+----------+
| •••• SI | 29.25125 | 18.59285 | 59.90930 |
| •••• NO | 17.08926 | 11.38100 | 51.25076 |
+--------------------+----------+----------+----------+
Dalle analisi univariate sono risultate significative le differenze tra i due gruppi Lavoratrici e Casalinghe sui seguenti Fattori:
Fattori |
F (1,144) |
p - level |
LAV |
CASAL |
F1A |
8,57 |
< 0,01 |
47,64 |
57,29 |
F5 |
9.66 |
< 0,01 |
49,92 |
37,05 |
F6A |
14,08 |
< 0,001 |
29,25 |
17,08 |
b Effetto principale della V.I. "Patologia"
Dalle analisi univariate sono risultati significativi i Fattori Quantità:
Fattori |
F (1,144) |
p - level |
F1A |
4,18 |
< 0,001 |
F2 |
3,39 |
< 0,01 |
F3 |
6,94 |
< 0,000001 |
F4 |
4,72 |
< 0,0001 |
F5 |
12,35 |
< 0,0000001 |
F6A |
8,51 |
< 0,0000001 |
F7 |
17,68 |
< 0,0000001 |
Le rispettive medie dei gruppi " Patologia" nei singoli fattori sono riportate nella tabella 1
TABELLA 1
+--------------------+------------------------------------------------------+
|STATISTICA | Means |
|GENERAL | |
|MANOVA | |
| +----------+----------+----------+----------+----------+
| | | | | | |
| GRUPPI CONDLAV | F1AQUANT | F2QUANT | F3QUANT | F4QUANT | F5QUANT |
+--------------------+----------+----------+----------+----------+----------+
| T1 •••• | 52.65152 | 49.62121 | 45.83333 | 79.29444 | 35.55556 |
| DEP •••• | 67.70834 | 89.58334 | 75.00000 | 87.49792 | 85.41666 |
| IPT •••• | 63.38384 | 59.72222 | 34.59596 | 41.07222 | 48.18182 |
| IPP •••• | 45.32967 | 69.50549 | 30.63187 | 37.00000 | 39.23077 |
| DPS •••• | 53.12500 | 78.75000 | 53.75000 | 66.67000 | 59.00000 |
| IPL •••• | 50.63131 | 80.55556 | 53.15657 | 75.42424 | 26.16162 |
| GRR •••• | 49.37500 | 67.50000 | 37.50000 | 63.32500 | 32.00000 |
| CONTR •••• | 37.50000 | 45.83333 | 25.00000 | 49.49343 | 22.32323 |
+--------------------+----------+----------+----------+----------+----------+
+--------------------+--------------------------------+
|STATISTICA | Means |
|GENERAL | |
|MANOVA | |
| +----------+----------+----------+
| | | | |
| GRUPPI CONDLAV | F6AQUANT | F6BQUANT | F7QUANT |
+--------------------+----------+----------+----------+
| T1 •••• | 20.71111 | 17.35101 | 56.99242 |
| DEP •••• | 46.51667 | 14.59167 | 76.73542 |
| IPT •••• | 34.50808 | 25.25253 | 69.94798 |
| IPP •••• | 19.60330 | 14.75440 | 57.05495 |
| DPS •••• | 29.99500 | 19.99500 | 69.16000 |
| IPL •••• | 19.11364 | 12.80354 | 63.04747 |
| GRR •••• | 8.34000 | 9.17000 | 39.15500 |
| CONTR •••• | 6.57424 | 5.97727 | 12.54697 |
+--------------------+----------+----------+----------+
1.2 Confronti pianificati - QUANTITA'
Confronto uno a uno: "patologia - controllo"
Vengono riportati nelle tabelle che seguono, solo i confronti multivariati e univariati che hanno fornito risultati significativi. Vengono riportate anche le medie dei gruppi a confronto.
Oltre i risultati riportati nelle tabelle é stata riscontrata nel confronto tra (GRR) Gruppo a rischio e gruppo di controllo una tendenza alla significatività (Rao R (8,137) = 24,11; p = 0,018)
a. T1 <-> CONTR (Rao R (8,137) = 6,17; p < 0,000001)
(Wilks' Lambda = 0,73)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1 |
CONTR |
F3 |
5,95 |
= 0,01 |
45,83 |
25 |
F4 |
6,38 |
= 0,01 |
79,29 |
49,49 |
F7 |
40,61 |
< 0,0000001 |
56,99 |
12,55 |
b. DEP <-> CONTR (Rao R (8,137) = 21,19; p < 0,0000001)
(Wilks' Lambda = 0,45)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
DEP |
CONTR |
F1A |
20,93 |
< 0,0001 |
67,71 |
37,5 |
F2 |
13,79 |
< 0,001 |
89,58 |
45,83 |
F3 |
33,77 |
< 0,0000001 |
75 |
25 |
F4 |
10,23 |
< 0,01 |
87,5 |
49,49 |
F5 |
57,81 |
< 0,0000001 |
85,42 |
22,32 |
F6A |
37,85 |
< 0,0000001 |
46,52 |
6,57 |
F7 |
83,39 |
< 0,0000001 |
76,73 |
12,55 |
c. IPT <-> CONTR (Rao R (8,137) = 10,75; p < 0,0000001)
(Wilks' Lambda = 0,614)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPT |
CONTR |
F1A |
15,6 |
< 0,001 |
63,38 |
37,5 |
F5 |
9,86 |
< 0,01 |
48,18 |
22,32 |
F6A |
18,8 |
< 0,0001 |
34,5 |
6,57 |
F7 |
67,73 |
< 0,0000001 |
69,95 |
12,55 |
d. IPP <-> CONTR (Rao R (8,137) = 5,66; p < 0,00001)
(Wilks' Lambda = 0,75)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPP |
CONTR |
F7 |
39,01 |
< 0,0000001 |
57,05 |
12,55 |
e. DPS <-> CONTR (Rao R (8,137) = 10,77; p < 0,0000001)
(Wilks' Lambda = 0,613)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
DPS |
CONTR |
F2 |
7,96 |
< 0,01 |
78,5 |
45,83 |
F3 |
11,4 |
< 0,001 |
53,75 |
25 |
F5 |
19,94 |
< 0,0001 |
59 |
22,32 |
F6A |
13,28 |
< 0,001 |
29,99 |
6,57 |
F7 |
66,22 |
< 0,0000001 |
69,16 |
12,55 |
*F1A : tendenza alla significatività (p= 0,018); DPS = 53,12; CONTR= 37,5
f. IPL <-> CONTR (Rao R (8,137) = 7,76; p < 0,0000001)
(Wilks' Lambda = 0,69)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPL |
CONTR |
F2 |
8,82 |
80,55 |
45,83 |
|
F3 |
10,88 |
< 0,01 |
53,16 |
25 |
F7 |
52,42 |
< 0,0000001 |
63,05 |
12,55 |
*tendenza alla significatività
g. GRR <-> CONTR (Rao R (8,137) = 2,41; p < 0,05)
(Wilks' Lambda = 0,88)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
GRR |
CONTR |
F7 |
14,63 |
< 0,001 |
39,15 |
12,55 |
Confronto a coppie corrispondenti : "patologia grave e patologia lieve corrispondente"
Sono risultati significativi i seguenti confronti:
a. T1 <-> IPP (Rao R (8,137) = 2,86; p < 0,01)
(Wilks' Lambda = 0,86)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1 |
IPP |
F4 |
12,33 |
< 0,001 |
79,29 |
37 |
b. DEP <-> DPS (Rao R (8,137) = 3,72; p < 0,001)
(Wilks' Lambda = 0,821)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
DEP |
DPS |
F3 |
6,13 |
= 0,01 |
75 |
53,75 |
F5 |
10,18 |
< 0,01 |
85,42 |
59 |
F6A |
6,51 |
= 0,01 |
46,52 |
29,99 |
c. IPT <-> IPL (Rao R (8,137) = 3,66; p < 0,001)
(Wilks' Lambda = 0,824)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPT |
IPL |
F4 |
8,49 |
< 0,01 |
41,07 |
75,42 |
F5 |
7,15 |
< 0,01 |
48,18 |
26,16 |
*F6A : tendenza alla significatività (p= 0,018; IPT= 34,5; IPL= 19,11)
Confronto esterno a tre: "patologie gravi contro patologie lievi"
L'analisi della varianza multivariata effettuata tra gruppi con patologia grave e gruppi con patologia lieve è risultata statisticamente significativa. Essi confermano i dati precedenti della significatività della differenza tra patologie gravi e lievi e specificano i tipi di fattori cui attribuire le differenze principali tra i due gruppi.
T1+DEP+IPT<-> IPP+DPS+IPL (Rao R (8,137) = 3,3; p < 0,01)
(Wilks' Lambda = 0, 84)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1+DEP+IPT |
IPP+DPS+IPL |
F1A |
9,16 |
< 0,01 |
61,25 |
49,69 |
F5 |
9,67 |
< 0,01 |
56,38 |
41,46 |
F6A |
7,01 |
< 0,01 |
33,91 |
22,9 |
Confronto interno: "patologie gravi e lievi separate"
Sono risultati significativi i seguenti confronti:
a. T1+IPT <-> DEP (Rao R (8,137) = 10,38; p < 0,0000001)
(Wilks' Lambda = 0,62)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1+IPT |
DEP |
F2 |
11,64 |
< 0,001 |
54,67 |
89,58 |
F3 |
21,68 |
< 0,00001 |
40,21 |
75 |
F4 |
7,01 |
< 0,01 |
60,18 |
87,49 |
F5 |
36,53 |
< 0,0000001 |
41,86 |
85,42 |
F6A |
11,25 |
< 0,01 |
27,61 |
46,52 |
b. T1 <-> IPT (Rao R (8,137) = 3,29; p < 0,01)
(Wilks' Lambda = 0,83)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1 |
IPT |
F4 |
10,51 |
< 0,01 |
79,29 |
41,07 |
* tendenza alla significatività
c. IPP+IPL <-> DPS (Rao R (8,137) = 2,12; p < 0,05)
(Wilks' Lambda = 0,89)
QT Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPP+IPL |
DPS |
F5 |
13,5 |
< 0,001 |
32,69 |
59 |
4.2. Analisi 2 - QUANTITA' F1B
Dall'analisi della varianza condotta sul Fattore "Lavoro extrafamiliare" (F1B) risulta una differenza significativa tra i gruppi relativamente alla variabile indipendente " Patologia" (F 7,67) = 3,02; p < 0,01).
2.1 Confronti pianificati - QUANTITA' F1B
Confronto uno a uno: "patologia-controllo"
Sono risultati significativi i seguenti confronti:
a. IPT <-> CONTR (F (1,67) = 13,62; p < 0,001)
IPT ( = 57,41), CONTR ( = 25,77)
b. IPL <-> CONTR (F (1,67) = 5,73; p = 0,019):
tendenza alla sigificatività
IPL ( = 46,3), CONTR ( = 25,77);
c. GRR <-> CONTR (F (1,67) = 10,93; p < 0,01)
GRR ( = 53,3), CONTR ( = 25,77).
Confronto a coppie corrispondenti: "patologia grave e lieve corrispondente"
Non significativo
Confronto esterno a tre : "patologie gravi contro patologie lievi"
Non significativo
Confronto interno : "patologie gravi e lievi separate"
Non significativo
4.3. Analisi 3 - QUALITA'
3.1 Analisi generale
Effetti principali ed eventuali interazioni della Manova: abbiamo considerato come variabili indipendenti la "Patologia" e la condizione lavorativa (Condlav) e come variabili dipendenti i Fattori Qualità relativi al Lavoro Familiare (F1A QUAL), alla Percezione Soggettiva (F5 QUAL), al Giudizio Familiare (F6A QUAL), alla Stanchezza e altri Disturbi (F7 QUAL).
L'analisi complessiva di tali dati ha evidenziato l'effetto principale significativo della V.I. "Patologia" (Rao's = 4,507; p < 0,0000001), mentre sono risultati non significativi sia l'effetto della V.I. "Condlav" che l'interazione tra le due V.I.
a. Effetto significativo della V.I. "Patologia" (Rao's R = 4,51; p < 0,0000001)
Dalle analisi univariate sono risultate significative le differenze tra i gruppi (T1, DEP, IPT, IPP, DPS, IPL, GRR, CONTR) sui seguenti Fattori:
Fattori |
F (7,144) |
p - level |
F1A |
4,65 |
< 0,001 |
F5 |
6,65 |
< 0,000001 |
F6A |
4,46 |
< 0,001 |
F7 |
8,02 |
< 0,0000001 |
Le rispettive medie dei gruppi "Patologia" sono riportate nella tabella seguente:
+--------------------+-------------------------------------------+
|STATISTICA | Means |
|GENERAL | |
|MANOVA | |
| +----------+----------+----------+----------+
| | | | | |
| GRUPPI CONDLAV | F1AQUAL | F5QUAL | F6AQUAL | F7QUAL |
+--------------------+----------+----------+----------+----------+
| T1 •••• | 52.49141 | 22.55101 | 18.00000 | 34.16919 |
| DEP •••• | 67.35416 | 45.81875 | 49.31042 | 72.92709 |
| IPT •••• | 51.01464 | 21.70555 | 29.11111 | 60.61061 |
| IPP •••• | 44.68132 | 22.15385 | 11.54341 | 30.95110 |
| DPS •••• | 53.32500 | 34.99000 | 35.00000 | 56.66500 |
| IPL •••• | 42.34495 | 8.58283 | 32.81212 | 51.01768 |
| GRR •••• | 44.17000 | 14.98500 | 26.65500 | 38.33500 |
| CONTR •••• | 27.28586 | 7.06364 | 21.36818 | 11.94646 |
---------------------+----------+----------+----------+----------+
3.2 Confronti pianificati - QUALITA'
Confronto uno a uno: "patologia - controllo"
Descriveremo qui di seguito i risultati significativi delle analisi della varianza multivariate, e gli eventuali risultati significativi delle analisi univariate della varianza relative ai singoli Fattori Qualità:
a. T1 <-> CONTR (Rao R (4,141) = 5,54; p < 0,001)
(Wilks' Lambda = 0,86)
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1 |
CONTR |
F1A |
11,4 |
< 0,001 |
52,49 |
27,28 |
b. DEP <-> CONTR (Rao R (4,141) = 23,08; p < 0,0000001)
(Wilks' Lambda = 0,6)
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
DEP |
CONTR |
F1A |
28,36 |
< 0,000001 |
67,35 |
27,28 |
F5 |
29,35 |
< 0,000001 |
45,82 |
7,06 |
F6A |
13,20 |
< 0,001 |
49,31 |
21,37 |
F7 |
39,42 |
< 0,0000001 |
72,93 |
11,95 |
c. IPT <-> CONTR (Rao R (4,141) = 9,52; p < 0,000001)
(Wilks' Lambda = 0,79)
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPT |
CONTR |
F1A |
10,10 |
< 0,01 |
51,01 |
27,28 |
F7 |
25,5 |
< 0,00001 |
60,61 |
11,95 |
d. IPP <-> CONTR (Rao R (4,141) = 4,16; p < 0,01)
(Wilks' Lambda = 0,89)
Dall'analisi delle varianze univariate nessun Fattore Qualità è risultato significativo
e. DPS <-> CONTR (Rao R (4,141) = 11,50; p < 0,0000001)
(Wilks' Lambda = 0,75)
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
DPS |
CONTR |
F1A |
12,22 |
< 0,001 |
53,32 |
27,28 |
F5 |
15,57 |
< 0,001 |
34,99 |
7,06 |
F7 |
21,64 |
< 0,00001 |
56,66 |
11,95 |
f. IPL <-> CONTR (Rao R (4,141) = 5,12; p < 0,001)
(Wilks' Lambda = 0,87)
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPL |
CONTR |
F7 |
16,44 |
< 0,0001 |
51,02 |
11,95 |
g. GRR <-> CONTR (Rao R (4,141) = 3,32; p = 0,01)
(Wilks' Lambda = 0,91)
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
GRR |
CONTR |
F7 |
7,53 |
< 0,01 |
38,33 |
11,95 |
Confronto a coppie corrispondenti: "patologia grave e lieve corrispondente"
Non significativo
Confronto esterno a tre : "patologie gravi contro patologie lievi"
Non significativo
Confronto interno : "patologie gravi e lievi separate "
Sono risultati significativi i seguenti confronti:
a. T1+IPT <-> DEP (Rao R (4,141) = 8.71; p < 0,00001)
(Wilks' Lambda = 0, 80)
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1+IPT |
DEP |
F1A |
5,70 |
=0,01 |
51,75 |
67,35 |
F5 |
14,55 |
< 0,001 |
22,12 |
45,82 |
F6A |
14,88 |
< 0,0O1 |
23,55 |
49,31 |
F7 |
9,17 |
< 0,01 |
47,39 |
72,93 |
b. T1 <-> IPT (Rao R (4,141) = 2,14; p= 0,07 )
(Wilks' Lambda = 0, 94)
* tendenza alla significatività
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1 |
IPT |
F7 |
7,53 |
< 0,01 |
34,17 |
60,61 |
c. IPP+IPL <-> DPS (Rao R (4,141) = 4,02; p < 0,01)
(Wilks' Lambda = 0, 89)
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPP+IPL |
DPS |
F5 |
10,10 |
< 0,01 |
15,36 |
34,99 |
d. IPP <-> IPL (Rao R (4,141) = 3,68; p < 0,01)
(Wilks' Lambda = 0, 9)
QL Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPP |
IPL |
F6A |
7,44 |
< 0,01 |
11,54 |
32,81 |
4.4. Analisi 4 - QUALITA' F1B
Dall'analisi della varianza condotta esclusivamente sulle lavoratrici per il Fattore Qualità del "lavoro extrafamiliare" (F1B QUAL), risulta una differenza significativa tra i gruppi relativamente alla variabile indipendente "Patologia" (F (7,67) = 2,71; P = 0,01).
4.1 Confronti pianificati - QUALITA' F1B
Confronto uno a uno: "patologia - controllo"
Sono risultati significativi i seguenti confronti:
a. T1 <-> CONTR (F = (1,67) 7,19; p < 0,01)
T1 ( = 38,94), CONTR ( = 15,59)
b. DEP <-> CONTR (F = (1,67) 10,55; p < 0,01)
DEP ( = 46,41), CONTR ( = 15,59)
c. DPS <-> CONTR (F = (1,67) 13,64; p < 0,001)
DPS ( = 48,55), CONTR ( = 15,59)
I seguenti confronti: a coppie corrispondenti, esterno a tre, interno, non sono risultati significativi
4.5. Analisi 5 - GIUDIZIO
5.1 Analisi generale
Effetti principali ed eventuali interazioni della Manova: abbiamo considerato come variabili indipendenti la "Patologia" e la condizione familiare (Condlav) e come variabili dipendenti i Fattori Giudizio relativi al Lavoro Familiare (F1A GIUD), alla Percezione Soggettiva (F5 GIUD), al Giudizio Familiare (F6A GIUD), alla Stanchezza e altri Disturbi (F7 GIUD).
L'analisi complessiva di tali dati ha evidenziato l'effetto principale significativo della V.I. " Patologia" (Rao's = 4,784; p < 0,0000001), mentre sono risultati non significativi sia l'effetto della V.I. "Condlav" che l'interazione tra le due V.I.
a. Effetto significativo della V.I. " Patologia" (Rao's R = 4,784; p < 0,0000001)
Dalle analisi univariate sono risultate significative le differenze tra i gruppi (T1, DEP, PT, IPP, DPS, IPL, GRR, CONTR) sui seguenti Fattori:
Fattori |
F (7,144) |
p - level |
F1A |
7,4 |
< 0,000001 |
F5 |
7,76 |
< 0,000001 |
F6A |
5,59 |
< 0,0001 |
F7 |
14,16 |
< 0,0000001 |
Le rispettive medie dei gruppi " Patologia" sono riportate nella tabella:
+--------------------+-------------------------------------------+
|STATISTICA | Means |
|GENERAL | |
|MANOVA | |
| +----------+----------+----------+----------+
| | | | | |
| GRUPPI CONDLAV | F1AGIUD | F5GIUD | F6AGIUD | F7GIUD |
+--------------------+----------+----------+----------+----------+
| T1 •••• | 47.55303 | 30.98081 | 25.88384 | 37.37374 |
| DEP •••• | 74.64792 | 59.73125 | 77.08334 | 66.66666 |
| IPT •••• | 58.83838 | 38.89040 | 39.52020 | 49.89899 |
| IPP •••• | 32.14450 | 28.83407 | 26.64835 | 24.94506 |
| DPS •••• | 54.17000 | 46.66500 | 57.50000 | 51.00000 |
| IPL •••• | 42.67121 | 26.18030 | 26.89394 | 47.47475 |
| GRR •••• | 50.00500 | 33.34000 | 38.75000 | 51.00000 |
| CONTR •••• | 23.14747 | 19.19798 | 30.42929 | 15.55556 |
+--------------------+----------+----------+----------+----------+
5.2 Confronti pianificati - GIUDIZIO
Confronto uno a uno: "patologia - controllo"
Sono risultati significativi i seguenti confronti:
a. T1 <-> CONTR (Rao R (4,141) = 5,51; p < 0,001)
(Wilks' Lambda = 0,86)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1 |
CONTR |
F1A |
8,94 |
< 0,01 |
47,55 |
23,15 |
F7 |
12,93 |
< 0,001 |
37,37 |
15,55 |
b. DEP <-> CONTR (Rao R (4,141) = 23,47; p < 0,0000001)
(Wilks' Lambda = 0,6)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
DEP |
CONTR |
F1A |
39,2 |
< 0,0000001 |
74,65 |
23,15 |
F5 |
39,08 |
< 0,0000001 |
59,73 |
19,2 |
F6A |
18,47 |
< 0,0001 |
77,08 |
30,43 |
F7 |
69,89 |
< 0,0000001 |
66,67 |
15,55 |
c. IPT <-> CONTR (Rao R (4,141) = 10,89; p < 0,000001)
(Wilks' Lambda = 0,763)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPT |
CONTR |
F1A |
19,12 |
< 0,0001 |
58,84 |
23,15 |
F5 |
9,37 |
< 0,01 |
38,89 |
19,2 |
F7 |
32,05 |
< 0,000001 |
49,9 |
15,55 |
d. DPS <-> CONTR (Rao R (4,141) = 10,85; p < 0,000001)
(Wilks' Lambda = 0,764)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
DPS |
CONTR |
F1A |
14,52 |
< 0,001 |
54,17 |
23,15 |
F5 |
18,32 |
< 0,0001 |
46,66 |
19,2 |
F6A |
6,35 |
= 0,01 |
57,5 |
30,43 |
F7 |
34,31 |
< 0,0000001 |
51 |
15,55 |
e. IPL <-> CONTR (Rao R (4,141) = 8,3; p < 0,00001)
(Wilks' Lambda = 0,81)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPL |
CONTR |
F7 |
27,68 |
< 0,000001 |
47,47 |
15,55 |
*F1A : tendenza alla significatività (p= 0,018; IPL= 42,67; CONTR= 23,15)
f. GRR <-> CONTR (Rao R (4,141) = 9,7; p < 0,000001)
(Wilks' Lambda = 0,78)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
GRR |
CONTR |
F1A |
10,88 |
< 0,01 |
50 |
23,15 |
F7 |
34,31 |
< 0,0000001 |
51 |
15,55 |
Confronto a coppie corrispondenti: "patologia grave e lieve corrispondente"
Non significativo
Confronto esterno a tre: "patologie gravi contro patologie lievi"
E' risultato significativo il seguente confronto:
T1+DEP+IPT <-> IPP+DPS+IPL (Rao R (4,141) = 4,39; p < 0,01)
(Wilks' Lambda = 0,89)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1+DEP+IPT |
IPP+ DPS+ IPL |
F1A |
13,31 |
< 0,001 |
60,35 |
42,99 |
F7 |
8,28 |
< 0,01 |
51,31 |
41,14 |
Confronto interno: "patologie gravi e lievi separate"
Sono risultati significativi i seguenti confronti:
a. T1+IPT <-> DEP (Rao R (4,141) = 9,36; p < 0,00001)
(Wilks' Lambda = 0,79)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
T1+IPT |
DEP |
F1A |
9,02 |
< 0,01 |
53,19 |
74,64 |
F5 |
19,40 |
< 0,0001 |
34,93 |
59,73 |
F6A |
22,18 |
< 0,00001 |
32,7 |
77,08 |
F7 |
18,82 |
< 0,0001 |
43,63 |
66,67 |
b. IPP+IPL <-> DPS (Rao R (4,141) = 4,77; p < 0,00001)
(Wilks' Lambda = 0,88)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPP+IPL |
DPS |
F5 |
11,73 |
< 0,001 |
27,5 |
46,66 |
F6A |
10,77 |
< 0,01 |
26,76 |
57,5 |
F7 |
7,86 |
< 0,01 |
36,2 |
51 |
*F1A: tendenza alla significatività (p= 0,019; IPP+IPL= 37,4; DPS= 54,17)
c. IPP <-> IPL (Rao R (4,141) = 4,06; p < 0,01)
(Wilks' Lambda = 0,89)
GD Fattori |
F (1,144) |
p - level |
IPP |
IPL |
F7 |
13,21 |
< 0,001 |
24,94 |
47,47 |
4.6. Analisi 6 - GIUDIZIO F1B
Dall'analisi della varianza condotta esclusivamente sulle lavoratrici per la Qualità del fattore "lavoro extrafamiliare" (F1B GIUD), risulta una differenza significativa tra i gruppi relativamente alla variabile indipendente "Patologia" F (7,67 ) = 3,76; P = 0,01.
6.1 Confronti pianificati - GIUDIZIO F1B
Confronto uno a uno: "patologia - controllo"
Sono risultati significativi:
a. T1 <-> CONTR (F (1,67) = 6,97; p = 0,01)
T1 ( = 44,31), CONTR ( = 20,45)
b. DEP <-> CONTR (F (1,67) = 13,21; p < 0,001)
DEP ( = 56,25), CONTR ( = 20,45)
c. DPS <-> CONTR (F (1,67) = 12,93; p < 0,001)
DPS ( = 53,75), CONTR ( = 20,45)
d. IPL <-> CONTR (F (1,67) = 8,73; p < 0,01)
IPL ( = 48,61), CONTR ( = 20,45)
e. GRR <-> CONTR (F (1,67) = 13,92; p < 0,001)
GRR ( = 55), CONTR ( = 20,45)
I seguenti confronti: a coppie corrispondenti, esterno a tre, interno, non sono risultati significativi