LE POST-ADOLESCENTI
CON LE LORO RELAZIONI E LE LORO STORIE
Ecco i casi di Cristina, Sara, Emma Anna, Francesca: tutte post-adolescenti, di contesti familiari "normali" con progetti di vita tranquilli: lo studio, il fidanzato. Hanno tutte un un problema comune: la relazione con il ragazzo, la relazione affettivo-sentimentale che non funziona, che genera crisi, disagio e bisogno di un aiuto tecnico.
All'inizio questo rapporto si manifesta "ideale" sembra che abbiamo finalmente incontrato il partner che dà valore e sostegno. Il sogno dura poco, ma le post-adolescenti non riescono a fare a meno del loro progetto ideale.
Ma cosa è successo a queste ragazze ?
Perchè i loro rapporti di coppia creano disagio?
EMMA
ANNA
FRANCESCA
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Una ragazza di 20 anni, studente al 2° anno di Giurisprudenza, una sorella gemella. Una relazione di dipendenza, il maltrattamento del partner, l’incapacità a staccare il contatto. Il disagio, la perdita della stima di sé, la chiusura agli altri, la depressione e la perdita dell’appetito.
Anni 21, maggiore di due fratelli (un maschio ed una femmina). Il fidanzato la lascia e lei tenta il suicidio. Poi di nuovo ritorna con il ragazzo e continua a stare male. L’interruzione degli studi, la chiusura amicale, la depressione ed in più la bulimia.
21 anni. Studia all’Università è al 3° anno, ha una sorella più piccola, un fidanzato. Ha attacchi di panico dall’estate, era sulla barca con il ragazzo quando ha avuto il primo attacco. Da allora non esce sola, non va all’Università, non prende la metropolitana, non vede gli amici, non ha rapporti sessuali con il ragazzo.
23 anni, diplomata, lavoro part-time, ha un fratello di un anno più piccolo. E’ in crisi con il ragazzo perché non “sente più l’amore”.
Ha 24 anni, studia all’Università, ha perso la madre a 16 anni, vive con il padre, con due sorelle e due fratelli. E’ confusa, depressa perché non si riconosce, ha una crisi dell’identità sessuale, ha lasciato una ragazza, ora sta con un ragazzo ma non sa più cosa fare.
HA 25 anni. Studia medicina, si è bloccata sugli esami e non riesce a deglutire
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I tanti punti in comune delle storie
Tutte le nostre ragazze non hanno avuto, nell'adolescenza, problemi significativi di disagio: hanno superato l'adolescenza ed i rapporti di dipendenza dai genitori. Molte di loro sono state delle "ribelli", si sono opposte alle direttive; ma poi tutte si trovano impreparate ad affrontare la relazione con l'altro. Erano autonome, avevano acquisito sufficiente sicurezza per fare scelte anche non condivise dai loro genitori, ma ora si scoprono deboli e dipendenti, come non avrebbero mai pensato e mai voluto essere.
Oggi si mostrano dipendenti, in difficoltà quando stanno con l'altro, si fanno maltrattare, lasciare e riprendere, subiscono molto, ma hanno in testa idee molto elevate della relazione: una relazione che doveva essere diversa da quella dei propri genitori, una relazione che le doveva ripagare, risarcire di quanto già dato prima ed ora.
Alla fine, arrivano tutte in un vicolo cieco in cui sono isolate, senza progetto per il futuro, bloccate nelle loro attività che fino a qualche tempo fa avevano praticato, dipendenti dal partner che spesso le rifiuta o le umilia. Spesso rientrano a casa sotto la protezione di quei genitori, sentendosi fallite, incapaci.